Una T-shirt, un Jeans e un paio di Sneaker. Tre pezzi che otto persone su dieci, al mondo, indossano quotidianamente. Parlando di T-shirt, se ne sono viste di tutti i tipi, fantasie, dimensioni, vestibilità diverse, parlate o tinta unita. La creatività su questo semplice e rivoluzionario capo non ha confini e non ne avrà ancora per parecchio tempo. Nata intorno al 1910 per la Marina Americana come capo facente parte della loro divisa, ha visto l'evolversi sino alla sua diffusione in Europa quasi trent’anni dopo. Negli anni ’50 e ’60 diventa un must anche per il cinema; grandi attori come James Dean rendono la T-shirt il capo “da indossare assolutamente”. Il suo percorso nel regno della moda è interminabile, passando dal mondo del Rock negli ’80, per arrivare, dieci anni dopo, ad essere un capo “classico” dei rapper.
La vera grande consacrazione di questo semplice pezzo la celebra il “Re della moda”. Giorgio Armani. Lui la indossa indifferentemente qualsiasi giorno di qualsiasi stagione, blu o nera. E’ la sua divisa; gli permette di esprimere, con la sua semplicità, la bellezza di ciò che crea. Altri grandi stilisti hanno fatto della T-shirt un brand importante. Sono tanti ma ne citiamo due che meritano un’attenzione particolare. La maglietta “marinière” di Pinko che si può addirittura personalizzare con l’iniziale del proprio nome sulla schiena, e quelle ormai famosissime di “Happiness” cosiddette parlanti. Hanno frasi così divertenti che è impossibile non comprarne almeno una.
Per quanto riguarda l’altro pezzo d’abbigliamento, oggi irrinunciabile, la sneaker, ne scegliamo una dal grande assortimento di proposte esistenti. L’ultima nata delle Adidas, creata dallo stilista Rick Owens. La troviamo in versione nero e beige, oppure tutta color panna. Una scelta voluta dallo stilista, quella dei colori neutri. Richiama molto un vecchio modello Tech Runner. Decisamente una scarpa confortevole sia per correre che per abbinarla ad un completo classico.