Quella del fashion è una filiera che, da sempre, è motivo di vanto per il nostro Paese. Gli stilisti italiani hanno regalato al mondo capi iconici, brillando per creatività e innovazione. Sono tantissime, ogni giorno, le persone che scelgono di lavorare in questo settore. Come mai vale la pena considerarlo per la propria carriera professionale? Scopriamo assieme i motivi nelle prossime righe di questo articolo (ne abbiamo selezionati sei).
Ampia gamma di sbocchi
Chi pensa che lavorare nella moda voglia dire aprirsi un’unica strada professionale, ossia quella del fashion designer, dovrebbe cambiare idea. Sono numerose le professioni a cui si può fare riferimento quando si parla di fashion.
Qualche esempio? Il buyer, ossia il professionista che analizza il mercato e le tendenze per capire quali acquisti fare per una determinata azienda. Lo stylist, ossia la figura che si occupa di scegliere i capi e gli accessori migliori per valorizzare una personalità del mondo della musica, dello spettacolo o della politica in una determinata occasione.
Come dimostrano le richieste sempre più numerosi di corsi per personal shopper, c’è un mercato notevole anche per i professionisti che, forti della conoscenza delle tendenze del momento e del lavoro di stilisti spesso di nicchia, sono in grado di organizzare esclusivi shopping tour in grado, in molti casi, di favorire la scoperta di angoli speciali di città famose.
Possibilità di formarsi online
Nel paragrafo precedente, abbiamo parlato di corsi per chi vuole lavorare nel mondo fashion. Al giorno d’oggi, molti di questi percorsi formativi sono 100% online. Questo rappresenta un grande vantaggio ai fini del risparmio e dell’ottimizzazione del tempo nei casi in cui si ha già un lavoro e si punta a cambiare settore.
Il settore perfetto per chi ama viaggiare
Il mondo della moda è il settore perfetto per chi ama viaggiare. Ci sono diverse professionalità legate all’universo fashion che permettono di andare in giro per il mondo più volte all’anno.
Flessibilità
Soprattutto i giovanissimi, generazione Z in primis, dal lavoro cercano valori e vantaggi come la flessibilità. La moda consente di scegliere professioni con questa peculiarità. Il già citato lavoro del personal shopper è fantastico per chi, tra le sue esigenze primarie, annovera la libertà nella gestione del tempo.
Lo stesso si può dire per chi decide di orientarsi verso la sinergia tra moda e comunicazione. Le aziende del settore fashion vedono nelle piattaforme di networking una piazza fondamentale per promuoversi.
Gli esperti di social media e community management sono richiestissimi quando si parla di fashion. Scegliere questo lavoro vuol dire avere la possibilità di operare come freelance, con tutti i vantaggi del caso per quanto riguarda il work life balance.
Un mondo che non conosce crisi
Il Covid, in Italia e non solo, ha rappresentato un cigno nero di potenza epocale per il mondo della moda. Il settore si è però ripreso in poco tempo, tornando praticamente subito ai livelli pre pandemia. Inoltre, ha dimostrato una resilienza unica e una capacità speciale di trovare soluzioni creative per far fronte alle problematiche insorte durante l’emergenza sanitaria.
Attenzione all’ambiente
Un altro desiderio dei giovanissimi è quello di avere un lavoro che permetta di fare qualcosa di positivo per l’ambiente. La sostenibilità, infatti, è una priorità quotidiana per tantissime persone. Scegliere la moda come settore in cui crescere professionalmente vuol dire avere la possibilità di dare il proprio contributo da questo punto di vista.
Negli ultimi anni soprattutto, il mondo fashion ha maturato una consapevolezza mai vista prima del suo impatto sull’ambiente. A dimostrazione di ciò è possibile ricordare la nascita di marketplace per la compravendita di articoli di lusso usati, ma anche l’attenzione, sempre più spiccata, verso le materie prime. Tantissimi brand propongono, non a caso, fibre 100% naturali prodotte minimizzando l’utilizzo di risorse idriche.