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Un uomo contemporaneo. Cosa non deve mancare nel suo armadio

Milano. Arriva il freddo, noioso e necessario il cambio di stagione

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Sino a pochi giorni fa non era ancora il caso di pensarci. Ora, di colpo, sì. In arrivo, secondo le previsioni, un inverno che si preannuncia piuttosto rigido. E allora facciamo il noiosissimo cambio di stagione nell’armadio; cosa ci metteremo per affrontare le basse temperature pur essendo sempre alla moda?
Prima di tutto sarà bene avere sempre pronti almeno due completi, “classici”. Uno sicuramente grigio, può essere di flanella tinta unita o gessato; l’altro magari anche spezzato: giacca Principe di Galles e pantaloni beige o grigi in tessuto “cover coat”, con struttura fittamente diagonale.
Le camicie è bene tenerle appese nell’armadio, pronte all’uso e ben stirate. Ovviamente non deve mancare la bianca in popeline doppio ritorto e l’azzurra in oxford, magari questa a botton down. Una serie di cravatte possibilmente in tinta unita, o con micro fantasie.
Un discorso particolare va per le scarpe. Obbligatorie almeno tre paia: La classica strigata possibilmente in camoscio testa di moro (comodissima per qualsiasi occasione, anche con un bel jeans), un polacco per i giorni di pioggia, con la suola a carro armato e per il week-end una bella sneaker, magari con l’aria un po’ “heritage”.     
Il cosiddetto “capo-spalla”. Etimologicamente significa un qualsiasi capo dotato di spalle, ma nella terminologia della moda, solitamente s’intende il capo che si mette sopra alle giacche, come un cappotto, un piumino o un giaccone. Molto interessante sarebbe un trench con l’interno di pelo staccabile. Un doppio uso: sia per la mezza stagione che per il freddo. Il classico piumino, comodissimo per qualsiasi occasione; meglio di colore tradizionale e non troppo corto.
Infine un accenno speciale va alla borsa, un accessorio ormai indispensabile anche per l’uomo. Non più borse a mano o a tracolla, ma uno zaino, è l’ideale. Perché si parla molto e si vedono così tanti zaini? Innanzi tutto è comodissimo per infilarci un laptot, lo smartphone con il suo caricatore e tutto ciò che occorre per affrontare una giornata intera. Ma soprattutto perché l’uomo contemporaneo si sposta sempre di più con una “bella” bicicletta.

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