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Salta i saldi

Oltre i convenzionali sconti nuove frontiere per il risparmio

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E se i saldi ci fossero tutto l’anno?! 
 
Siamo nel pieno dei saldi invernali, iniziati quasi ovunque il 5 gennaio e che termineranno il 1 marzo 2012.
 
Il fascino dei saldi, tuttavia, cela alcuni aspetti negativi.
Non sempre i saldi sono reali. Spesso, infatti, i negozianti applicano ribassi su prezzi precedentemente gonfiati. Capita che la merce propinata sia quella delle precedenti annate e che, invenduta, venga riesumata dai magazzini. Ultima, ma non per importanza, c'è la possibilità, non agendo tempestivamente, che i capi di abbigliamento disponibili siano di formato XXL, o peggio XXS o che, trattandosi di oggetti dei più disparati generi, possano essere fallati, rotti, o mal funzionanti. E' come se la durata del perido di si riducesse naturalmente, diventando una sorta di corsa all'acquisto per l'ansia di non trovarlo affatto o di trovarlo in un' "anomala" forma/sostanza. E una volta persa l'occasione, occore attendere luglio, per tentare nuovamente di assaporare il gusto che solo l'acquisto di un oggetto scontato è in grado di farci provare. 
 
Esistono allora strade alternative percorribili? Si può beneficiare di forme di risparmio senza limitazioni temporali? 
 
Le strade da percorrere esistono e sono differenti rispetto ai canonici saldi, ma hanno in comune con essi l' obiettivo del risparmio da perseguire costantemente. 
 
Poichè le nostre case traboccano di abiti, scarpe e oggetti di vario genere inutilizzati, si può pensare di rimetterli in vita in modi differenti: guadagnando, risparmiando o scambiandoli.
 
Ci sono dei negozi, in molte città, dove si può portare merce in disuso di qulunque genere e lasciarla in conto vendita. Il commercinate ne determina il prezzo di vendita e se il capo viene venduto trattiene per sè il 50% del guadagno cedendo il restante 50%.
Altri negozi ritirano oggetti usati in cambio di buoni acquisto spendibili per comprare oggetti in vendita nel negozio stesso. 
 
Una terza strada percorribile la suggerisce lo swapping, risposta contemporanea all'antico baratto.
Importata dagli Stati Uniti, dove sta spopolando, lo swapping è la nuova tecnica di fare shopping bandendo soldi e carte di credito.
 
Il principio è semplice: "Do ut des". Pertanto do una cosa a te affinchè tu ne dia una a me. Ognuno mette a disposizione dell' altro merce che intende scambiare e ad ogni cessione segue un' acquisizione, il tutto a costo zero. Per mettere in pratica questa nuova modalità di acquisto si spazia dalla frequentazione di veri e propri mercatini che nascono dal passaporola o su internet, si tratta di organizzati appuntamenti per disfarsi della propria roba acquisendone altra, a più intimi swap parties organizzati in casa tra amiche.
 
D' altra parte "in tempo di carestia ogni buco e galleria".
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